giovedì 31 gennaio 2019

DOMENICO VENEZIANO: Pala di Santa Lucia de' Magnolia


La Pala di Santa Lucia de' Magnoli (Sacra conversazione coi santi Francesco, Giovanni Battista, Zanobi e Lucia) di Domenico Veneziano è una tempera su tavola (210–215 cm), conservata agli Uffizi di Firenze e databile al 1445 circa.

La pala è l'opera più importante per comprendere il ruolo fondamentale di Domenico nella pittura rinascimentale fiorentina, dopo la perdita del ciclo di affreschi che realizzò nella chiesa di Sant'Egidio con Andrea del Castagno.

La grande pala adornava l'altare maggiore della chiesa di Santa Lucia dei Magnoli a Firenze ed era originariamente completata dalla predella, oggi divisa tra WashingtonBerlino e Cambridge.


L'opera è uno degli esempi più antichi pervenutici di tabula quadrata et sine civoriis, come suggeriva Brunelleschi, cioè di pala moderna senza gli scomparti e senza il fondo oro tipico dei polittici medievali. Nonostante ciò l'ambientazione, con i tre archi a sesto acuto, le colonnette e le nicchie a conchiglia, ricorda la tradizionale composizione a scomparti, anche se si tratta solo di una suggestione. L'edificio in cui è composta la scena è infatti trattato secondo le più avanzate conoscenze della prospettiva geometrica, con tre punti di fuga dove convergono tutte le linee orizzontali, comprese quelle del complesso pavimento intarsiato di marmi. Il dipinto si configura così come un perfetto equilibrio tra modernità e tradizione, suggerito anche dall'uso di arcate diverse: a sesto acuto in alto ed a tutto sesto nelle nicchie classicheggianti, tra le quali quella centrale inquadra perfettamente la Madonna in trono col Bambino, sebbene essi si trovino in realtà davanti al loggiato.

I santi presenti sono San Giovanni Battista e San Zanobi, protettori della città di Firenze e della sua diocesiSanta Lucia, titolare della chiesa, e San Francesco, la cui storia era legata indissolubilmente a quella della chiesa poiché qui il santo approdò la prima volta a Firenze, nel 1211. Straordinariamente ricco è l'abito vescovile di san Zanobi, in particolare la mitria, in stoffa vellutata sulla quale sono incastonate perle, pietre preziose, placchette d'oro e smalti.


Fonte: WIKIPEDIA


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