MUSICA
IL VIOLINO
A musica ho deciso di parlare del violino perché per tenere
il violino si deve avere una posizione precisa delle mani e durante
l'evoluzione della specie si sviluppò anche il pollice opponibile e l'uso di
tutto il palmo della mano.
Il violino è uno strumento musicale della famiglia degli
archi, dotato di quattro corde.
Si tratta dello strumento più piccolo e dalle tessiture più
acuta tra i membri della sua famiglia.
Il violino è costituito dalla cassa armonica e dal manico.
La cassa armonica è costituita da una tavola armonica di
abete rosso e da un fondo, uniti da fasce di legno d'acero curvato.
A pochi millimetri dal bordo della tavola armonica si trova
una scanalatura in cui si inserisce una rima detta fletto.
Nel piano si trovano anche le uniche due aperture della
cassa, due fessure chiamate "effe", perché hanno la stessa forma di
quella lettera dell'alfabeto nella scrittura corsiva.
Le estremità superiori delle corde vengono avvolte attorno
ai piroli o bischeri, ed essi servono per tenderle e modificarne la tensione e
si usano quindi per accordare lo strumento.
Il violino non possiede dei tasti che delimitano il punto di
appoggio delle dita. L'esecutore deve ottenere la posizione esatta delle dita
sulle corde basandosi sulla propria abilità, sennò il suono sarà stonato o
totalmente sbagliato.
Le dita sono numerate dal "primo (l'indice) al quarto
(il dito mignolo). Il pollice invece non tocca mai nessuna corda, viene usato
solo come supporto per il manico.
La posizione della mano sinistra è più vicino possibile al
capotasto ed è chiamato prima posizione, con la quale si può accorciare la zona
vibrante della corda al massimo di un terzo della sua lunghezza.
Per eseguire note più acute invece, si fa scorrere la mano
sinistra sul manico del violino verso la cassa armonica e si premono le dita
sulla tastiera nella nuova posizione.
L'ARCHETTO
L'archetto è costituito da un'asticella di legno molto
elastico, ai cui estremi viene agganciato un fascio di crini di coda di cavallo
maschio, che viene tenuto teso da un meccanismo a vite chiamato nasetto.
Per ottenere l'attrito necessario a mettere in vibrazione le
corde, si passa sui crini la colofonia (detta anche "pece") che è
composta prevalentemente da resina di larice e altre sostanze che determinano
la possibilità per il crine di attaccarsi alla corda e metterla in vibrazione.
L'archetto, detto anche semplicemente arco, si impugna con
la mano destra all'estremità dove si trova il tallone o nasetto e viene fatto
scorrere perpendicolarmente alle corde. L'altezza delle note, però, è
controllata dalla mano sinistra, regolando la lunghezza della parte vibrante
della corda mediante la pressione delle dita sulla testiera.
In realtà, ho deciso di parlare del violino anche perché, lo
scorso Natale il nostro professore Zingoni, ha organizzato un concerto di
Natale dove noi ragazzi suonavamo i violini.
Il concerto fu il 21 Dicembre a Menzano, pochi giorni prima
di Natale. E' stata una delle esperienze più emozionanti della mia vita,
davvero.
Suonare il violino mi è piaciuto fin dall'inizio e devo dire
che con il tempo mi miglioravo anche se solo per pochi mesi, perché ho
cominciato a suonarlo all'inizio della terza media.
Quel giorno ero stra emozionata e anche un po’ in ansia perché
non avevo mai suonato uno strumento in vita mia davanti a tante persone. Ci
siamo esibiti dentro una chiesa, solo pochi dei miei compagni di classe avevano
accettato ma c'erano anche molte altre classi.
Verso le tre abbiamo cominciato a fare le prove con gli
strumenti, poi dopo un oretta sono arrivate anche le persone che facevano parte
del coro e allora abbiamo provato tutti insieme fino alle otto. Poi a quell'ora
siamo andati a mangiare, ovviamente divisi perché eravamo davvero tantissimi e
anche li ci siamo divertiti un sacco perché era anche un modo per stare
insieme, anche se eravamo sempre in ansia per il concerto che si avvicinava.
Dopo di che siamo tornati in chiesa e hanno cominciato ad
arrivare tutti i genitori e così alle nove il concerto iniziò.
Dopo la prima canzone mi sentii gia subito molto più sicura
e tranquilla e non pensai più a tutte le persone che ci guardavano, ma ero
semplicemente rimasta incantata dal suono del mio violino e da tutte le voci
del coro che unite insieme formavano qualcosa di davvero spettacolare. E
pensare che eravamo solo dei ragazzini che non avevano mai provato
un'esperienza del genere, ma alla fine fu un successo.
E' stato davvero qualcosa di meraviglioso, non avrei mai
pensato di far parte di un'orchestra e di suonare ad un concerto, ma invece è
successo ed è stata una delle esperienze più belle che mi potesse mai capitare
e che non scorderò mai.
USIGNOLO
A musica ho deciso di parlare dell'usignolo perché la musica
e i canti del concerto di Natale erano piacevoli e armoniosi come il canto
dell'usignolo.
Un detto molto usato è anche "canti come un usignolo".
L'usignolo comune è un uccello passeriforme della famiglie
del Muscicapidi.
L'usignolo canta bene, con toni chiari e forti. Il suo canto
è considerato tra i più belli e i più complessi degli uccelli canori ed è
composto di strofe, di toni singoli e doppi densamente allineati l'uno
all'altro.
All'inizio della primavera gli usignoli cantano prevalentemente
di notte fino al mattino, il canto serve principalmente per l'attrazione di
partner femminili.
Gli usignoli sonmo uccelli migratori e sono comuni in sia,
Europa e Nordafrica. Si possono trovare in foreste fitte o in boscaglie. Prediligono
in particolare terreni umidi ma anche boscaglie non troppo umide.
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