giovedì 23 maggio 2019

Il visconte dimezzato - Dei

Il romanzo è ambientato nel cinquecento. La storia raccontaa le vicende del visconte Medardo di Terrabalda, ed è narrata da suo nipote.
Entrato a far parte dell'esercito cristiano partì per la Boemia per combattere i turchi.
Durante la guerra il visconte fu colpito da una palla di cannone e fu dimezzato. Dopo la guerra si trovo solo la parte sinistra mentre la destra si pensa distrutta dall'esplosione.
Tornato a Terrabalda tutti lo odiavano per il suo comportamento crudele e malvagio chiamandolo "gramo".Medardo fu scacciare a Pratofungo (terra di esilio dei lebbrosi) la sua vecchia balia Sebastiana  provò ad avvelenare suo nipote con dei funghi e fece uccidere suo padre tagliando in due parti il suo uccellino a cui teneve molto.
Un giorno quando il nipote del visconte stava pescando sensa successo si vede regalare da suo zio un anello prezioso. Il nipote scopre che era la parte destra ovvero quella mancante a suo zio.
A differenza dell'altro la parte destra aveva un carattere gentilissimo e la corte lo apprezzò molto per questo, anche se col passare del tempo i cittadini si annoiarono della sua bontà e non sapevano più chi era meglio tra il Medardo buono e il Medardo cattivo.
Un giorno una donna di nome Pamela venne costretta dai suoi genitori a sposarsi con una delle metà el visconte non sapendo nemmeno lei qual'era il migliore tra i due.
Durante il suo matrimonio per primo si presentò la parte buona di Medardo perchè l'altro era cascato in un burrone e quindi si pensava che il matrimonio si concludesse con le nozze tra Pamela e il Medardo buono. Ma alla fine della cerimonia arrivo il Medardo cattivo che si scontrò con l'altro per contendersi come sposa Pamela. Durante lo scontro entrambi si ferirono nella piaga originaria che li aveva dimezzati . Allora il dottor Trelawney decise di provare a riattaccare le due metà riuscendo a ricreare un uomo intero. Medardo così sposò Pamela da cui ebbe molti figli.
Questo romanzo ci vuol far capire che non bisogna essere ne troppo buoni ne troppo cattivima un pò e un pò.

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