giovedì 26 aprile 2018

PISA REPUBBLICA MARINARA-PONTICELLI FIDONE

Repubblica Marinara Di Pisa



Lo scudo dello stemma della Marina Militare italiana raggruppa i simboli delle quattro repubbliche marinare più note: dall'alto a sinistra, in senso orario, gli emblemi di Venezia, Genova, Pisa e Amalfi.
La definizione di repubbliche marinare, nata nell'Ottocento, si riferisce ad alcune città portuali italiane che a partire dal Medioevo godettero, grazie alle proprie attività marittime, di autonomia politica e di prosperità economica.
« ... le celebri città stato che con le loro gesta squartarono le tenebre dei cosiddetti "secoli bui". »
(Gino Benvenuti, Le repubbliche marinare)

La definizione è in genere riferita a quattro città italiane, i cui stemmi sono riportati dl 1947 nelle bandiere della Marina Militare e della Marina Mercantile: Amalfi, Genova, Pisa e Venezia. Tuttavia, oltre alle quattro più note, sono definite "repubbliche marinare" anche Ancona , Gaeta , Noli e la repubblica dalmata di Ragusa; in certi momenti storici esse ebbero un'importanza non secondaria rispetto ad alcune di quelle più conosciute.


Origini, affermazione e durata

La ripresa economica che si ebbe in Europa a partire dal IX secolo, abbinata all'insicurezza delle vie di comunicazione terrestri, fece sì che le principali rotte commerciali si sviluppassero lungo le coste del Mar Mediterraneo: in questo contesto di crisi dei poteri centrali, alcune città portuali furono in grado di acquisire sempre maggiore autonomia, fino a ricoprire un ruolo di primo piano nello scenario europeo.
Interessante notare che ben sei di esse - Amalfi, Venezia, Gaeta, Genova, Ancona e Ragusa - iniziarono la propria storia di autonomia e mercatura dopo essere state quasi distrutte da un terribile saccheggio, oppure furono fondate da profughi di terre devastate. Queste città, esposte alle incursioni dei corsari e trascurate dai poteri centrali, organizzarono in modo autonomo la propria difesa, accoppiando l'esercizio del commercio marittimo a quello della sua protezione armata furono poi in grado, nei secoli IX, X e XI, di passare all'offensiva, ottenendo numerose vittorie contro i saraceni, a partire dalla storica Battaglia di Ostiadell'849. I traffici di queste città raggiungevano l'Africa e soprattutto l'Asia, inserendosi efficacemente tra la potenza marittima bizantina e quella islamica, con le quali si stabilì un rapporto complesso di competizione e di collaborazione per il controllo delle rotte mediterranee.
Ognuna di esse fu favorita dalla propria posizione geografica, lontana dalle principali vie di passaggio degli eserciti e protetta da monti o lagune, che la isolò e le permise di dedicarsi indisturbata ai traffici marittimi
Tutto ciò portò ad una graduale autonomia amministrativa e, in alcuni casi, ad una vera e propria indipendenza dai poteri centrali, i quali da tempo non riuscivano più a controllare le province periferiche: l'Impero bizantino, il Sacro Romano Impero, lo Stato Pontificio
.
È inoltre importante ricordare che le forme di indipendenza che si vennero a creare in queste città furono varie, e tra esse stenta ad orientarsi il moderno modo di considerare i rapporti politici, che distingue nettamente tra autonomia amministrativa e libertà politica. Per questo motivo, nella sottostante tabella le date relative all'indipendenza sono due: una si riferisce alla libertà di fatto, l'altra a quella di diritto.
fonte Wikipedia

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