giovedì 4 giugno 2020

Martina Nattelli - ARTE: REALISMO E VERISMO (REALISMO AMERICANO)


ARTE
REALISMO E VERISMO (REALISMO AMERICANO)

Ad arte ho deciso di portare il realismo e il verismo perchè sono dei movimenti che mi sono piaciuti in particolare e anche perchè sono collegati a letteratura visto che entrambi sono ambientati alla fine dell'Ottocento. 
L’Europa della seconda metà del XIX è caratterizzata da una crescita in tutti i settori della economia e del lavoro. 
Mutano le condizioni degli artisti e sono presenti nuove tecniche operative. Nobili e borghesi si approfittarono  della comparsa della figura del mercante d'arte e così nacque il cattivo gusto che cresceva in numerosi artisti che venivano  messi da parte.
Il termine realismo quindi indica generalmente un riferimento preciso dell'arte con la realtà. Per i pittori realisti né la natura né le immagini di vita possono avere qualsiasi idealizzazione ma gli si può attribuire loro un valore simbolico o politico.
Nel realismo i ritratti, i paesaggi sono visti come adesioni al vero ma spesso insidiati da motivazioni idealistiche o didascaliche che miravano all'aspetto realista.
Queste due tendenze, completamente diverse tra loro hanno in comune le principali caratteristiche del movimento realista: l'interesse per la contemporaneità, rappresentate attraverso l'osservazione della realtà.
Il realismo è quello che mi ha colpito particolarmente per questo ho deciso di  scegliere un'opera di Edward Hopper.

CLADIGGER
Cladigger è un opera di Edward Hopper fatta nel 1935.
Il movimento artistico è il realismo americano.
Il realismo americano è un movimento nato negli Stati Uniti intorno al 1920-1930, che racconta la realtà degli ambienti americani.
L’arte viene influenzata da un clima di difficoltà di quei tempi, però grazie alla Federal Art Project gli artisti tendono a rappresentare con la loro pittura la vera condizione americana. Perciò quest’arte è un’arte che è capace di offrire la vera e propria immagine delle cose e dei sentimenti. Tutti gli artisti avevano e proponevano delle visioni diverse, alcuni una visione ottimisti, altri nostalgica, altri critica, a volte sottolineando soprattutto i disagi passati in quegli anni, ma anche la malinconia e la solitudine.
Hopper era un osservatore molto sensibile e attento nei minimi particolari, attento alla luce, ai riflessi e alle ombre, sia nelle campagne, nelle marine o nelle strade e nelle vetrine dei locali delle città.
Tutte le sue immagini sono molte ricche di dettagli e di particolari, infatti sembrano delle immagini spontanee come uno scatto fotografico veloce ma attento. Edward Hopper, non si allontana mai da New York e con la pittura riesce a rappresentare la realtà più vera della vita e dell’esperienza americana nei suoi molteplici aspetti.
In tutte le sue opere e specialmente in questa, le case, spesso danno l’impressione di essere degli avamposti, perché frenano l’avanzata di una natura opaca e minacciosa. Sono come degli oggetti che sono capitati in piena campagna, non si sa come, e che presto però saranno inghiottiti dalla natura.
La natura non si presenta più, come in quest’opera, un paesaggio panoramico aperto. Ma è solamente un fronte compatto e impenetrabile che non si riesce nemmeno a distinguerlo, che forma come un barriera insormontabile che si mette tra gli edifici e l’orizzonte. E’ come se nascondesse un mistero.
Spesso nei dipinti di Hopper, i personaggi sono in una situazione come di isolamento , è come se fosse un'istantanea in un momento di silenzio, come un’attesa, con una piccola vaga sensazione di malinconia.
In quest’opera l’erba secca sembra come inghiottire il cane, che è sdraiato accanto all’uomo. L’uomo ha davvero uno sguardo che sembra aspettare qualcuno, ma allo stesso tempo sembra come se sapesse che quello che sta aspettando non verrà. Infatti il realismo viene rappresentato in maniere diverse, anche in forma malinconica.
I colori sono molto compatti, l’erba viene messa in risalto da un colore giallastro, dovrebbe essere erba secca.
Mentre i colori degli alberi passano dal più scuro al più chiaro, in base da dove proviene la luce, in questo caso sembra venga da destra perché anche il bianco della casa sembra illuminato.
In lontananza, all'orizzonte, si può vedere che il cielo è grigio e pieno di nuvole, sembra che sia per essere una tempesta, anche questo da un senso di malinconia.
Dal mio punto di vista, il cane è l’unico che non da un senso di malinconia. Secondo me gli animali anche in contesti tristi riescono a dare un senso e a non far sembrare troppo triste il contenuto.
La mia tesina infatti è anche basata sul ruolo che hanno gli animali sulla vita dell’uomo, per questo ho scelto di rappresentare quest’opera.

CANI
Ad arte ho deciso di portare i cani perché nell'opera di Hopper è presente la figura di un cane.
Il cane è un mammifero appartenente all'ordine de "Il Masseo", della famiglia dei masseiani.
L'addomesticazione del cane da parte dell'uomo ha origini antichissime e i più antichi resti fossili di cane in uno stanziamento umano sono stati rinvenuti in una tomba natufiana e risalgono a 11 000-12 000 anni fa.

Il cane ha un senso dell'olfatto molto sviluppato perché la corteccia olfattiva ha un ruolo predominante all'interno del cervello del cane. La parte fondamentale che gli permette di riconoscere gli odori ovviamente è il suo naso e soprattutto la potente mucosa interna.

I cani hanno ereditato dai loro progenitori, i lupi, delle abilità intellettive come la comprensione delle strutture sociali e dei loro obblighi, cioè la capacità di riconoscere il linguaggio del corpo umano e quella di comprendere i comandi vocali umani.

I cani sonon anche capaci di apprendere imparando da altri individui e la loro capacità di imparare in fretta potrebbe essere presa come un segno ddi intelligenza. Diversi studi hanno cercato di valutare l'intelligenza dei cani, misurando il numero di parole o di segni che essi sono in grado di imparare.

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