giovedì 26 aprile 2018

STORIA- Filippo Mazza

LA RIPRESA ECONOMICA FA RICRESCERE LE CITTA' 
Dopo il mille si verificò la rinascita delle città.
Molti antichi centri romani avevano perso l' importanza.Con la crisi dell'
economia, che aveva annullato gli scambio commerciali, qnche le città
ebbero una grande decadenza.Avevano perso la popolazione e si erano impoverite,
alcune erano cadute in rovina.
Ma con la ripresa economica e commerciale le città ritornarono luoghi commerciali.


LE NUOVE OPPORTUNITA' ATTIRANO IN CITTA' CONTADINI E ARTIGIANI 
I prodotti venivano scambiati solo in città;ed era molto vantaggioso per
gli artigiani.
In città gli artigiani potevano lavorare per una clientela più ampia.
Gli artigiani più intraprendnti crearono le prime botteghe e le prime
piccole manifatture.Andarono a viverci gli artigiani e i mercanti, ma anche
contadini poveri e servi della gleba che avevano bisogno di nuova
mano d'opera.
Servi della gleba e contadini trovarono in città forme di libertà.
Le città entrarono spesso in concorrenza con le autorità Imperiali o con quelle dei grandi signori feudali.

LA POPOLAZIONE CRESCE E L'AMBIENTE SI MODIFICA 
Il rinnovamento dell'agricoltura e l'aumento della popolazione portano alla nascita di nuovi villaggi.
Nelle zone in cui non era più possibile coltivare altri terreni,ebbero inizio numerose migrazioni.
In questo modo, i confini dell'Europa abitata si cambiarono:
Gli spostamenti della popolazione alla ricerca di nuove terre coltivabili.
Altre migrazioni portarono la gente delle campagne alle città, dove fiorivano le attività commerciali.
Vi furono poi migrazioni stagionali:in alcuni periodi dell'anno,gli abitanti delle zone più povere si trasferivano in quelle più fertili, dove c'era maggiore richiesta di braccianti.
Altre migrazioni stagionali erano collegate alla pastorizia,con lo spostamento delle greggi alla ricerca di nuovi pascoli chiamata Transumanza.

AUMENTANO GLI SCAMBI COMMERCIALI: EMERGE LA FIGURA DEL MERCANTE. 
La generale vivacità di questa epoca si manifestò anche in un aumento degli scambi commerciali.
C'era inanzitutto un'economia interna, che si basava sullo scambio di prodotti.
C'era poi un'economia esterna: se la terra produceva prodotti in abbondanza, superiori alle necessità locali, questi potevano essere venduti.
Ovviamente gli affari erano più vantaggiosi in luoghi lontani, che magari producevano beni differenti da quelli del posto.
Ebbene dopo il Mille l'economia esterna si sviluppò fortemente.
Divenne quindi sempre più importante la figura del Mercante, si sviluopparono i poli commerciali delle Fiandre della religione di Parigi e dell' Italia Settentrionale.
Erano famose soprattutto le fiere della città nella Champagne, una regione della Francia.
I mercanti Italiani rivendevano i tessuti che avevano acquistato in Oriente e compravano i prodotti dell'Europa del Nord, che rivendevano nelle città Italiane.

Nessun commento:

Posta un commento