giovedì 31 gennaio 2019

Filippo Lippi: Madonna col bambino e due angeli- Benini e Nattelli

Fra Filippo Lippi - Madonna with the Child and two Angels - WGA13307.jpg

La Madonna col Bambino e angeli detta Lippina è un'opera tempera su tavola di Filippo Lippi, databile al 1465 circa e conservata agli Uffizi di Firenze. Sul verso riporta lo schizzo a pennello di un busto femminile. Si tratta probabilmente del più noto dipinto di Fra Filippo, molto ammirato e punto di riferimento per tutte le Madonne col bambino successive, soprattutto quelle di Sandro Botticelli. Il dipinto è importante anche perché è considerato una delle rare opere interamente autografe del maestro, senza interventi della bottega.
Le circostanze della committenza e la datazione dell'opera sono sconosciute, a causa della mancanza di documenti contemporanei. Il ritratto tradizionalmente riferito a Lucrezia Buti nel volto della Madonna farebbe pensare a un'opera del periodo pratese (1452-1466), mentre le dimensioni insolite hanno fatto ipotizzare che si trattasse di una celebrazione per un'occasione privata e personale dell'artista, come la nascita del figlio Filippino (1457), anche se la tradizione indica un ritratto del fanciullo nel bambino o, più probabilmente, nell'angelo che si volta in primo piano, spostando la possibile data al 1465 circa, in concordanza anche con l'analisi stilistica.
Un'iscrizione settecentesca sul retro della tavola testimonia la presenza del dipinto, a quell'epoca, nella villa di Poggio Imperiale, di proprietà dei Medici. Il 13 maggio 1796 è registrata in ingresso nelle Galleria Granducali, nucleo originario degli Uffizi.

La composizione e l'uso del colore della Lippina sono estremamente innovativi e in anticipo sui tempi.
In primo piano si trova la Madonna, nelle cui fattezze si celerebbe un ritratto della monaca e amante di Filippo, Lucrezia Buti. Il volto è malinconico ed è atteggiata nella posizione dell'adorazione del figlio, quasi a voler scongiurare, con la preghiera, il destino della Passione. Essa è seduta su una seggiola e posta tre quarti, mentre la testa è di profilo.
 Anche il vestito, con pieghe cadenzate ed eleganti e con giochi della luce che restituiscono la consistenza del velluto blu, è di estrema eleganza e trattiene istintivamente l'osservatore a una visione più dettagliata della figura sacra.
Straordinario è l'innovativo uso del colore: invece delle tinte tradizionale il pittore usò un'illuminazione chiara e tersa, con un effetto di unità atmosferica che soltanto Leonardo, decenni dopo, seppe riprendere. L'effetto naturalistico dell'insieme sorprese i contemporanei, che cercarono di replicare gli effetti senza riuscirci appieno.
IL DISEGNO PREPARATORIO
Fonte wikipedia

Nessun commento:

Posta un commento