giovedì 25 gennaio 2018

LA STORIA DI LAROSSA, LA TROTA - Enrico

Nell’acqua limpida di un torrente c’era un gruppo di trote. 
Tra di esse c’era la trota Larossa, che era la più veloce fra tutte, ma anche la più affamata, sempre in cerca di mosche, crostacei e vermi.
Aveva due amiche trote: Verdetrota e Arcobaleno. 
Larossa sapeva procurarsi il cibo strappando le esche dagli ami dei pescatori e poi guizzava via veloce.
C’erano due pescatori che venivano spesso nell’ansa del torrente dove lei andava ed erano nonno Gildo e il nipote Lucio.
Loro oramai la riconoscevano.
Lucio era simpatico e convinse il nonno ad usare un incantesimo per farla parlare. 
Così il nonno mise un filtro magico su un vermetto, Larossa lo mangiò e incominciò a parlare. Disse che gli uomini erano i nemici dei pesci. Lucio spiegò che il nonno utilizzava uno speciale amo che serviva solo per dare loro il cibo. Poi si salutarono dandosi appuntamento il giorno dopo. 
L’indomani le tre amiche notavano verso quell’ansa. Larossa ed Arcobaleno parlavano tra loro mentre Verdetrota si era fermata ad acchiappare una mosca. 
In quel momento una strana rete avvolse le prime due amiche che vennero sollevate dall’acqua e immerse in un recipiente dove c’erano altre trote e infine caricate su un camion. 
Verdetrota aveva assistito impietrita.

Le due trote si trovarono nell’allevamento di Carlone.
Verdetrota però corse a chiedere aiuto e in qualche modo si fece capire dai due amici umani di Larossa. Allora, Lucio andò a comprare le due trote per riportarle nella loro ansa.
E da allora in poi le trote e i loro amici umani vissero per sempre felici e contente.

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