giovedì 4 giugno 2020

Martina Nattelli - Tecnologia: IL CARBONE


TECNOLOGIA
IL CARBONE

A tecnologia ho deciso di parlare del carbone, perché nella seconda rivoluzione industriale, i giacimenti di carbone hanno permesso che in molti stati si diffondesse il processo di industrializzazione.

Il carbone è una roccia sedimentaria di colore bruno nero, che oggi viene utilizzata nelle centrali termoelettriche per produrre elettricità e nell'industria siderurgica.
Il carbone si è formato con i fossili di foreste sommerse dal mare, in un primo momento  esse hanno formato uno strato di materiale organico compatto detto torba. La pressione e il calore, esercitati da materiali sedimentari che si sono accumulati, hanno eliminato l'umidità e accresciuto il contenuto di carbonio della torba, formando così il carbone.

Esistono diversi tipi di carbone: in genere i carboni più antichi sono più ricchi di carbonio.
LIGNITI: sono carboni abbastanza giovani e poco pregiati. Vengono estratti dalle miniere a cielo aperto. Sono utilizzati nelle centrali termoelettriche.
CARBONI DURI: sono i carboni fossili veri e propri. Oggi  si estraggono in profondità fino a 1000 m di profondità.
Le litantraci sono il combustibile fossile per le centrali termoelettriche. E'  una roccia nera, lucida e compatta e sostituisce il  combustibile solido più pregiato.
COKE: è un carbone artificiale, spugnoso ma duro, costituito da carbonio quasi del tutto puro. Si ricava dal litantrace ed è usato negli altoforni per fondere i minerali di ferro.

MINIERA A CIELO APERTO
La miniera cielo aperto si utilizza quando il giacimento è abbastanza vicino alla superficie del suolo, di grande estensione e di grosso spessore.
La crosta rocciosa che copre i filoni viene sbiancata con le ruspe, poi inizia l'estrazione del carbone con grossi escavatori.
Escavatore con ruota a tazze: questo giacimento è una spianata di fasce parallele. In ogni fascia, c'è una macchina che avanza lentamente nel senso della lunghezza su cingoli propri e con la struttura rotante munita di ruota a tazze scava il fianco del filone con moto semicircolare: poi il carbone è scaricato direttamente sul lungo nastro trasportatore posato al suolo, che lo porta così alla vicina centrale termoelettrica.
MINIERA IN SOTTERRANEO:
Quando però i filoni di carbone si trovano a grandi profondità si usa la miniera in sotterraneo. In superficie si trovano le torre di manovra sul pozzo principale e le montagne di roccia sterile estratta; invece il carbone estratto viene caricato su carri ferroviari e trasportato via. Sotto terra vi sono pozzi o gallerie in cui lavorano molte squadre di minatori.
TORRE DI MANOVRA: serve a movimentare l'ascensore che è grande come una stanza.
POZZI: scendono sotto terra e sono muniti di ascensore.
ASCENSORE: fa salire e scendere i carrelli pieni di carbone o di roccia, i macchinari di perforazione e le squadre di minatori.
POMPE: estraggono l'acqua dalle falde sotterranee e la portano in superficie.
CENTINE METALLICHE: puntellano le volte della galleria, per evitare i crolli
ARIA COMPRESSA: per azionare tutti i macchinari si usano motori ad aria compressa perché nella roccia è intrappolato il gas metano.
BINARI servono ai carrelli per trasportare attrezzature, materiali e roccia scavata.
POZZI DI VENTILAZIONE: sono le prese d'aria delle gallerie.
VENTILATORI: portano aria forzata nelle gallerie perché il tiraggio naturale è scarso. Questi impianti infatti sono fondamentali per la vita dei minatori.
GALLERIE: partono dai pozzi per 2 o 3 kilometri di lunghezza.
CANARINI
A tecnologia ho deciso di collegarci i canarini perché fino al 1986 questi uccellini venivano utilizzati nelle miniere di carbone.
Servivano per segnalare la presenza di monossido di carbonio, a cui loro sono molto sensibili.
La loro funzione era quindi di dare un allarme: i minatori infatti se li portavano dietro sapendo che quando smettevano di cantare c'era da allarmarsi.

Il canarino selvatico possiede un piumaggio verde, grigiastro sul dorso e giallo  pallido sul petto e sull'addome. E' diffuso dal mare sino ai mille metri di altitudine in ambienti diversi, anche se preferisce i prati aperti, le colture e i campi costeggiati dalle siepi.
I canarini selvatici hanno un canto brillante e melodioso, che è eseguito con l'emissione di suoni un po' acuti e metallici. Mentre quello dei canarini domestici può sembrare una vera e propria melodia musicale.

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