giovedì 4 giugno 2020

Martina Nattelli - EDUCAZIONE FISICA SISTEMA MUSCOLARE-ENERGIA MUSCOLARE

EDUCAZIONE FISICA
SISTEMA MUSCOLARE-ENERGIA MUSCOLARE

A educazione fisica ho deciso di collegarci il sistema muscolare, perché visto che a tecnologia porto il carbone  e che con il carbone si produce energia allora parlo dell'energia muscolare.

I muscoli sono macchine capaci di trasformare la statica e inattiva energia chimica in attivo e dinamico lavoro meccanico.
I muscoli vengono suddivisi in tre grandi tipologie a seconda del loro tessuto muscolare.
MUSCOLI STRIATI O SCHELETRICI: sono costituiti da tessuto muscolare striato. Questi si contraggono velocemente e sviluppano una notevole potenza per brevi periodi di tempo. Si muovono solo a comando e per questo vengono chiamati muscoli volontari e sono governati dal sistema nervoso centrale e periferico.
MUSCOLI LISCI:  sono costituiti da tessuto muscolare composto da fibre lisce. Sono muscoli a contrazione lenta e il loro funzionamento è indipendente dalla volontà, per questo sono chiamati muscoli involontari. I movimenti dei muscoli lisci sono governati dal sistema nervoso autonomo.
MUSCOLO CARDIACO:  è governato dal sistema nervoso autonomo, però è caratterizzato dalla muscolatura striata e la sua azione è involontaria.
É molto più resistente del muscolo scheletrico ed è in grado di contrarsi continuamente.

I muscoli scheletrici sono disposti lungo lo scheletro al quale sono collegasti attraverso dei tendini.
Quando il muscolo si contrae, sposta l'osso realizzando così il movimento. I tendici costituiscono l'estremità del muscolo scheletrico e la parte centrale è detta ventre.
Il muscolo è costituita da tanti fasci di cellule di forma allungata, chiamate: fibre muscolari.
Ogni fibra è tenuta insieme da una guaina di tessuto connettivo, il perimisio.
La fibra muscolare è costituita da una membrana esterna (sarcolemma) ne quale si trovano le miofibrille, immerse nel liquido citoplasmatico (sarcoplasma).
Il sarcoplasma contiene i mitocondri, che sono come dei minuscoli laboratori per le funzioni cellulari e un particolare reticolo che trasmette gli impulsi nervosi nelle fibre.
Le miofibrille sono formate da due tipi di filamenti proteici: i filamenti più voluminosi sono costituiti dalla proteina miosina mentre quelli più sottili di proteina actina.

I muscoli sono macchine che generano il movimento e quindi hanno bisogno di una fonte di energia.
Nei mitocondri è presente una molecola ATP, che fornisce l'energia necessaria per la contrazione e decontrazione del muscolo. L'ATP è presente nel muscolo in piccole quantità. Durante queste brevi fasi l'ATP produce energia per la contrazione e subito dopo si trasforma in ADP.
La continua trasformazione di ADP in ATP si chiama ricarica dell'ATP e per realizzarsi ha bisogno di sfruttare una fonte di energia che può essere ottenuta attraverso tre meccanismi.
MECCANISMO ANAEROBICO ALATTACIDO
Per produrre energia e riformare ATP dall'ADP, questo meccanismo sfrutta la presenza della fosfocreatina nelle fibre muscolari.
Questo meccanismo si attiva in assenza di ossigeno e senza formazione di acido lattico. E' molto potente ed entra in azione immediatamente. Viene utilizzato per attività di scatto, velocità, salto e lancio.
MECCANISMO ANAEROBICO LATTACIDO
Per ottenere l'energia necessaria per ricaricare l'ATP, questo meccanismo non utilizza l'ossigeno ma i depositi. Il glicogeno si combina con l'ADP formando ATP. Poiché il processo avviene in assenza di ossigeno, si ha la formazione di acido lattico nei muscoli.
MECCANISMO AEROBICO
Questo meccanismo sfrutta come carburante glucidi e lipidi e come comburente l'ossigeno. Quando gli zuccheri e i grassi vengono a contatto con l'ossigeno, bruciano e producono l'energia necessaria per trasformare l'ADP in ATP. Con il processo aerobico non si contrae debito di ossigeno.

TORO
A educazione fisica ho deciso di collegarci il toro perché è un animale forte e muscoloso e si collega bene al sistema muscolare.
Il toro chiamato talvolta bue, è una specie di mammifero artiodattilo appartenente alla famiglia Bovidae.
La femmina del toro domestico viene allevata per trarne il latte. 
I vitelli vengono allevati principalmente per la carne.
La muscolatura del bovino domestico è molto robusta, adatta a sforzi intensi di breve durata piuttosto che a sforzi continui e prolungati.
La muscolatura è inoltre un aspetto determinante nel dimorfismo sessuale del bovino domestico: la muscolatura del collo dei tori presenta una crescita molto maggiore rispetto a quella delle femmine, sviluppata negli adulti in una massa compatta che si estende tra la nuca e il garrese.

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