EDUCAZIONE FISICA
SISTEMA MUSCOLARE-ENERGIA MUSCOLARE
A educazione fisica ho deciso di collegarci il sistema
muscolare, perché visto che a tecnologia porto il carbone e che con il
carbone si produce energia allora parlo dell'energia muscolare.
I muscoli sono macchine capaci di trasformare la statica e
inattiva energia chimica in attivo e dinamico lavoro meccanico.
I muscoli vengono suddivisi in tre grandi tipologie a
seconda del loro tessuto muscolare.
MUSCOLI STRIATI O SCHELETRICI: sono costituiti da tessuto
muscolare striato. Questi si contraggono velocemente e sviluppano una notevole
potenza per brevi periodi di tempo. Si muovono solo a comando e per questo
vengono chiamati muscoli volontari e sono governati dal sistema nervoso
centrale e periferico.
MUSCOLI LISCI: sono costituiti da tessuto muscolare
composto da fibre lisce. Sono muscoli a contrazione lenta e il loro
funzionamento è indipendente dalla volontà, per questo sono chiamati muscoli
involontari. I movimenti dei muscoli lisci sono governati dal sistema nervoso
autonomo.
MUSCOLO CARDIACO: è governato dal sistema nervoso
autonomo, però è caratterizzato dalla muscolatura striata e la sua azione è
involontaria.
É molto più resistente del muscolo scheletrico ed è in grado
di contrarsi continuamente.
I muscoli scheletrici sono disposti lungo lo scheletro al
quale sono collegasti attraverso dei tendini.
Quando il muscolo si contrae, sposta l'osso realizzando così
il movimento. I tendici costituiscono l'estremità del muscolo scheletrico e la
parte centrale è detta ventre.
Il muscolo è costituita da tanti fasci di cellule di forma
allungata, chiamate: fibre muscolari.
Ogni fibra è tenuta insieme da una guaina di tessuto
connettivo, il perimisio.
La fibra muscolare è costituita da una membrana esterna (sarcolemma)
ne quale si trovano le miofibrille, immerse nel liquido citoplasmatico (sarcoplasma).
Il sarcoplasma contiene i mitocondri, che sono come
dei minuscoli laboratori per le funzioni cellulari e un particolare reticolo
che trasmette gli impulsi nervosi nelle fibre.
Le miofibrille sono formate da due tipi di filamenti
proteici: i filamenti più voluminosi sono costituiti dalla proteina miosina
mentre quelli più sottili di proteina actina.
I muscoli sono macchine che generano il movimento e quindi
hanno bisogno di una fonte di energia.
Nei mitocondri è presente una molecola ATP, che
fornisce l'energia necessaria per la contrazione e decontrazione del muscolo.
L'ATP è presente nel muscolo in piccole quantità. Durante queste brevi fasi
l'ATP produce energia per la contrazione e subito dopo si trasforma in ADP.
La continua trasformazione di ADP in ATP si chiama ricarica
dell'ATP e per realizzarsi ha bisogno di sfruttare una fonte di energia che può
essere ottenuta attraverso tre meccanismi.
MECCANISMO ANAEROBICO ALATTACIDO
Per produrre energia e riformare ATP dall'ADP, questo meccanismo
sfrutta la presenza della fosfocreatina nelle fibre muscolari.
Questo meccanismo si attiva in assenza di ossigeno e senza
formazione di acido lattico. E' molto potente ed entra in azione
immediatamente. Viene utilizzato per attività di scatto, velocità, salto e
lancio.
MECCANISMO ANAEROBICO LATTACIDO
Per ottenere l'energia necessaria per ricaricare l'ATP,
questo meccanismo non utilizza l'ossigeno ma i depositi. Il glicogeno si
combina con l'ADP formando ATP. Poiché il processo avviene in assenza di
ossigeno, si ha la formazione di acido lattico nei muscoli.
MECCANISMO AEROBICO
Questo meccanismo sfrutta come carburante glucidi e lipidi e
come comburente l'ossigeno. Quando gli zuccheri e i grassi vengono a contatto
con l'ossigeno, bruciano e producono l'energia necessaria per trasformare l'ADP
in ATP. Con il processo aerobico non si contrae debito di ossigeno.
TORO
A educazione fisica ho deciso di collegarci il toro perché è
un animale forte e muscoloso e si collega bene al sistema muscolare.
Il toro chiamato talvolta bue, è una specie di mammifero
artiodattilo appartenente alla famiglia Bovidae.
La femmina del toro domestico viene allevata per trarne il
latte.
I vitelli vengono allevati principalmente per la carne.
La muscolatura del bovino domestico è molto robusta, adatta
a sforzi intensi di breve durata piuttosto che a sforzi continui e prolungati.
La muscolatura è inoltre un aspetto determinante nel
dimorfismo sessuale del bovino domestico: la muscolatura del collo dei tori
presenta una crescita molto maggiore rispetto a quella delle femmine, sviluppata
negli adulti in una massa compatta che si estende tra la nuca e il garrese.
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