venerdì 5 giugno 2020

Ludovica Benini - Energia nucleare


Introduzione
Ho deciso di trattare questo argomento nella mia tesina, perché essa produce un’enorme quantità di radiazioni, che danneggiano l’ambiente e tutti noi, e percorrono velocemente moltissimi chilometri, proprio come succede con le pandemie, che si espandono a velocità esorbitanti.
Il nucleare è un argomento di grande dibattito nella vita umana, per quanto riguarda il livello energetico questo è una grande fonte che permetterebbe ad intere nazioni di produrre energia in casa propria senza doverla comprare da altri paesi, ma purtroppo l’energia nucleare ha degli svantaggi riguardanti il sistema di smaltimento di rifiuti e i gravi incidenti che possono succedere in caso di guasto di una centrale. Dal punto di vista storico, invece, l’energia nucleare è stata utilizzata per la creazione di armi ad alto potenziale che hanno creato terrore nell’intero pianeta per paura di uno scoppio di una guerra che potrebbe, anche, distruggere il mondo.

Energia Nucleare
L'energia nucleare è l'energia posseduta dagli atomi, particelle piccolissime, che compongono la materia. La scoperta del nucleare risale al 1942, mentre era in atto la Seconda guerra mondiale. Un gruppo di scienziati, tra i quali, l’Italiano Enrico Fermi, finanziati dal governo americano lavorarono per un progetto che aveva scopi militari per dare vita alla prima bomba atomica.
Atomi
L’atomo è la più piccola particella di un elemento che non subisce alterazioni durante le trasformazioni chimiche, esso è formato da un nucleo, che è composto di protoni e di neutroni, e da elettroni che ruotano attorno al nucleo. I protoni hanno carica elettrica positiva, i neutroni nessuna carica, gli elettroni sono particelle con carica elettrica negativa. Le particelle del nucleo sono tenute insieme da forze nucleari attrattive, molto forti ma operanti, esclusivamente, su un piccolo raggio.
Ci sono due processi che possono produrre energia nucleare:
La fissione o scissione nucleare;
La fusione nucleare

La Fusione Nucleare
La fusione nucleare è una cascata di reazioni che avviene all’interno delle stelle: atomi di idrogeno che, grazie alle elevatissime temperature e all’eccezionale forza di gravità, fondono i propri nuclei liberando una grandissima quantità di energia. Il problema è che sulla Terra è molto difficile ricreare le stesse condizioni di gravità, ma un’alternativa potrebbe essere raggiungere temperature di gran lunga superiori a quelle del nostro Sole, ovvero 15 milioni di gradi.

Il Tokamak
Per sperare di raggiungere simili temperature occorrono reattori speciali. Uno di questi è il Tokamak, il protagonista dell’esperimento cinese. Il Tokamak è appunto un dispositivo ideato per replicare il processo di fusione nucleare che avviene nelle stelle: alto 11 metri, con un diametro di 8 e un peso di 360 tonnellate, il reattore cinese al suo interno è composto da potenti magneti a forma di ciambella e da un anello che contiene gli isotopi pesanti dell’idrogeno (deuterio e trizio). Gli isotopi dell’idrogeno vengono riscaldati grazie a potenti correnti elettriche, perdono gli elettroni e formano un plasma di ioni idrogeno. L’attività dei magneti controlla il plasma e massimizza la possibilità che gli ioni si fondano, liberando energia che teoricamente può essere sfruttata per alimentare una centrale elettrica. 

La Fissione Nucleare
La fissione nucleare è il procedimento fisico utilizzato nelle centrali nucleari per produrre energia elettrica. La fissione consiste nella rottura del nucleo di un atomo per far scaturire una quantità di energia verso l'esterno. 
Vengono utilizzati nuclidi che abbiano almeno un numero atomico di 90 (per esempio il Torio) e gli elementi possono essere suddivisi in fissili, che non richiedono grandi energie per essere separati, fissionabili, che richiedono più alte energie per dividersi e fertili, che favoriscono la reazione a catena. Un neutrone colpisce un nucleo fissile di un atomo di uranio 235, quest'ultimo si spezza in due frammenti lasciando liberi nello spazio circostante circa 2-3 neutroni che a loro volta colpiscono altri atomi determinando la "reazione a catena" se gli altri atomi nelle vicinanze sono posti in quantità sufficiente (massa critica). La reazione a catena auto-sostiene la fissione nucleare tramite i successivi scontri dei neutroni secondari. 
Il controllo della reazione a catena
Il controllo viene effettuato mediante barre di controllo di un materiale come il cadmio metallico, che ha un'alta "sezione d'urto di assorbimento" per i neutroni. Le barre vengono inserite automaticamente in profondità nel reattore per ridurre la velocità di fissione, oppure estratte per mantenerla o aumentarla.

Uranio 235
L’uranio è un metallo di colore bianco argenteo che pesa più del doppio del ferro e può essere sfruttato come combustibile. L’uranio si ricava dall’uranite, un minerale che contiene due tipi di elementi: 238U (uranio 238) che è uranio comune, non fissile, cioè che non si «rompe», e 235 U (uranio 235) che è uranio radioattivo, fissile. Il rapporto è di circa 99% di 238 U e 1% di 235 U. Con un procedimento di arricchimento si può aumentare la percentuale di uranio fissile per due diversi impieghi:
reattore nucleare (nelle centrali elettronucleari viene utilizzato uranio arricchito al 3% per produrre energia elettrica);
bomba all’uranio (detta comunemente bomba atomica, contiene uranio arricchito al 90% che viene usato per liberare un’enorme quantità di energia con un terribile potere distruttivo).

Centrale Nucleare
La centrale elettronucleare è una centrale elettrica che, attraverso l'uso di uno o più reattori nucleari a fissione, sfrutta il calore prodotto da una reazione di fissione nucleare a catena auto-alimentata e controllata per generare vapore a temperatura e pressione elevate, col fine di azionare delle turbine a vapore accoppiate ad alternatori, e produrre così infine elettricità.

Stoccaggio delle Scorie
Le centrali nucleari producono grandi quantità di scorie, materiali radioattivi residui della reazione nucleare. Perché un materiale radioattivo perda la sua radioattività servono tempi lunghissimi: da 1000 anni, per i prodotti di fissione dell’uranio, a 250.000 per il plutonio. Sono dunque necessari depositi in grado di resistere per migliaia di anni a eventuali danni da infiltrazioni di acqua, terremoti, crolli, attacchi terroristici ecc. Finora le scorie radioattive sono state stipate in depositi provvisori come ex miniere di sale e centrali nucleari non più in uso.

Curiosità
In Italia l’uso dell’energia nucleare è stato abolito nel 1987 con un referendum. Il dibattito sull’opportunità o meno di utilizzare questo tipo di energia si riaccende ogni tanto. Coloro che sono favorevoli affermano che il nucleare non immette in atmosfera anidride carbonica. Coloro che sono contrari sostengono che l’energia nucleare ha costi economici altissimi e che tutta la sua filiera, dall’estrazione della materia prima allo stoccaggio delle scorie, ha un forte impatto sanitario e ambientale.
Nessuna nazione al mondo ha ancora trovato un sito sicuro dove conservare le scorie nucleari.
La Francia ha 58 centrali nucleari, ma produce appena il 14% della sua energia.


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